giovedì 19 luglio 2007

Agnello di Dio,un'opera di Beatrice Feo che piace al mondo intero

.....l'agnello è sempre li a guardarci, come memoria di storia e di storie.Memorie di date e numeri simbolici che l'artista dispone sulla superficie dei rossi per rafforzarne il messaggio con in secondo piano un abbozzo di architetture e il tutto stagliato sul nero vulcanico di una terra mai doma, con richiami alla grande pittura del novecento e a trame di moderna concezione che sono pur sempre la atavica lotta tra bene e male, il rosso e il nero, l'agnello e lo spettatore.Fonte di ispirazione per un barocco siciliano di nuovo millennio, si sente l'odore del vino delle campagne, cupo e profumato e l'artista che lascia libera la mano di operare con il segno, il disegno e il colore, che viene dall'anima e pervade la tela, ma l'agnello ci guarda e ci offre il sacrificio di un tempo attuale martoriato e rapito dal sangue innocente dei popoli.
(GIOVANNI NAPPA)

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